BEHIND THE LENS
Nato nel 1980 sin dalla tenera età viene “educato a viaggiare”, dove il viaggio non è solo inteso come mero spostamento da un meridiano all’altro bensì come scoperta, stupore e arricchimento. E proprio un viaggio lo porta a nascere come fotografo qualche anno più tardi, nelle terre incontaminate dell’Africa Equatoriale… Folgorato sulla via di Malindi, in quella che viene definita a ragione la culla della civiltà, realizza che può trasferire le proprie emozioni in una fotografia, iniziando così quel percorso che ancora oggi lo porta a mettere un tassello della propria anima in ogni scatto. Vissuto a Venezia per un periodo e conclusi gli studi di Economia a Ca’ Foscari con successo, nonostante la sua passione per i viaggi non lo rendessero decisamente uno studente modello, inizia quel percorso che lo porta a rendere quella stessa passione una professione, realizzando diversi reportage fotografici su Cuba, Stati Uniti, Nord Africa, Brasile ma anche su diverse città Europee come Parigi, Barcellona, Londra e Berlino. Contemporaneamente collabora con diverse aziende del mondo della moda e i suoi scatti vengono pubblicati su Sportswear International, la rivista di moda più famosa per gli addetti al settore. Si avvicina successivamente al settore eventi collaborando come fotografo per serate di beneficienza organizzate dal CESVI, un’importante onlus che annovera tra i suoi membri diversi volti noti dello spettacolo e realizzando per quest’ultima la sua prima “personale” i cui ricavati furono devoluti alle vittime del terremoto di Haiti. In seguito si ritroverà a fotografare diversi eventi di grande risalto come la serata inaugurale all'Excelsior della Mostra del Cinema di Venezia per Moet Chandon, il corporate event di Royal Bank of Canada o l'opening event del padiglione Austriaco alla Biennale dell'artista Mathias Poledna, così come il vernissage di Delphine Lucielle al Guggenheim.
Oggi Alessandro mette la sua passione al servizio di chi ne necessita continuando a scattare seguendo sempre la stessa filosofia:
“Io non fotografo ciò che vedo, ma quello che sento”.